Intervista ad Alessandro Novelli, socio di Terre dell’Etruria: "un mondo cooperativo imprenditoriale, sempre più attento alla valorizzazione dei soci e dei dipendenti"
Pubblicata il: 14-12-2022 - Terre dell'Etruria
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Conoscere il pensiero e l’attività dei nostri soci è la base della vita cooperativa. Il nostro obiettivo è quello di valorizzare il loro lavoro, la loro fatica, la loro meticolosità. Attraverso il dialogo e il confronto possiamo davvero crescere, rendendo Terre dell’Etruria una realtà sempre più solida. Per questo numero abbiamo deciso di dialogare con Alessandro Novelli, importante produttore e socio dell’area della Marsiliana. Con lui siamo entrati dentro la sua azienda, prima di affrontare le tematiche legate alla nostra realtà.
Alessandro, potrebbe presentarci la sua azienda?
La mia azienda agricola si trova a Marsiliana, nel comune di Manciano. È nata da mio nonno, che al tempo ottenne il proprio podere dall’Ente Maremma. A lui è susseguito mio babbo e poi sono subentrato io. La nostra azienda conta tre lavoratori annuali ed un’altra decina di lavoratori stagionali. È un’azienda basata sul pomodoro da industria, grano duro e girasole.
Oggi si parla di ritorno all’agricoltura, ma ancora siamo distanti da questo fenomeno. Siamo in una fase in cui il numero degli addetti cala, così come le superfici agricole utili. Difficilmente un figlio od un nipote di un contadino continuano l’attività. Cosa ne pensa?
Il personale è sempre più difficile da trovare, purtroppo. Ci sono sempre meno giovani e persone che si prestano al mondo agricolo, realtà sicuramente faticosa e molto dispendiosa. Una grande mano ed un grande aiuto lo troviamo nelle squadre di persone straniere, che intraprendono con serietà e professionalità il lavoro. Sarebbe quasi impossibile, viceversa, trovare personale e lavorare.
In che modo le reti telematiche e le innovazioni 4.0 stanno cambiando il mondo rurale? La sua azienda come si sta muovendo?
Le innovazioni rivestono un ruolo fondamentale nell’agricoltura odierna. Per quanto ci riguarda, ci stiamo molto attenti e cerchiamo di cavalcare l’onda. Abbiamo satellitari, trattori con la 4.0, macchine innovative, al fine di ridurre il più possibile i tempi di lavoro, la manodopera, ed ottenere migliori risultati finali.
Cosa apprezza del mondo cooperativo e cosa pensa si debba migliorare nel breve e nel medio periodo?
Il mondo cooperativo deve essere, al giorno d’oggi, un po’ più imprenditoriale. Terre dell’Etruria, magari, questo lo è già. A mio avviso, bisogna ragionare quasi come un’azienda privata: quando c’è da investire, dobbiamo investire, anche sul personale, soprattutto su ragazzi molto validi e competenti che alle volte dovrebbero ricevere più incoraggiamento. Dobbiamo sempre più entrare in un’ottica di cura e sviluppo dei collaboratori e delle persone che lavorano per Terre dell’Etruria. Per quanto mi riguarda, non posso assolutamente lamentarmi della Cooperativa. Sicuramente posso dire che ha pregi e difetti. Delle volte, sul pomodoro specialmente, veniamo forse seguiti un po’ poco. E questo è un punto che ho già fatto presente e che spero si possa risolvere nel migliore dei modi. C’è sempre il modo di migliorare ed è quello che dobbiamo fare continuamente.
a cura di Federico Creatini, Redazione di Cooperazione in Agricoltura
CLICCA QUI Intervista pubblicata nell'ultimo numero di Cooperazione in Agricoltura 04/2022