Navigazione Veloce
Chiudi Navigazione

Il periodico trimestrale di Terre dell'Etruria

Gli ultimi numeri

Archivio Cooperazione in Agricoltura

Focus

Un accordo commerciale per rafforzare la rete: Terre dell’Etruria e le Cooperative Montalbano Olio & Vino

Nata nel 2015 dalla fusione tra l’Oleificio Cooperativo Montalbano di Vinci, costituito nel 1953 da un gruppo di mezzadri e contadini per creare una struttura collettiva per frangere le proprie olive, e le Cantine Montalbano di Lamporecchio, nate nel 1960 a Empoli con il nome di Cantina Sociale Chianti Montalbano, la Cooperative Montalbano Olio e Vino società cooperativa agricola è una realtà importante dell’entroterra toscano. La struttura ha recentemente finalizzato un accordo commerciale con Terre dell’Etruria, prezioso per fare rete e guardare al futuro con nuove prospettive. “L’accordo prevede la stesura di un contratto di rete che avvicina le due strutture nell’operatività quotidiana”, sottolinea Massimo Carlotti, presidente di Terre dell’Etruria. “Terre dell’Etruria e Cooperative Montalbano Olio &Vino hanno infatti individuato alcune attività da sviluppare in comune, riferite principalmente all’ambito commerciale: organizzare e acquistare assieme le merci per i negozi, proporre mezzi tecnici per il professionale, curare la vendita dei prodotti presso le aziende agricole con un tecnico condiviso. Il tutto, naturalmente nell’area di competenza della Cooperativa Montalbano Olio & Vino. L’accordo si pone quindi l’obiettivo di integrare le strutture di governo del settore commerciale: il direttore commerciale di Terre dell’Etruria si occuperà anche della parte del professionale della Cooperative Montalbano Olio & Vino, mentre il responsabile dell’acquisto dei prodotti da banco di quest’ultima affiancherà il nostro corrispettivo in vista di sostituirlo data la prossimità della pensione. Inoltre, condivideremo l’assistenza tecnica dell’area e ambedue le cooperative si faranno carico degli oneri di gestione del costo complessivo delle due figure, con road map da concludersi in tre anni e con ripartizioni dei costi in base ai consumi generati. L’importante sarà la condivisione di un progetto a cui teniamo molto”... Continua la lettura sul periodico di Mar/Mag 2022.

Il grande tema degli sprechi alimentari: nutrirsi deve diventare anche una scelta etica

Nel grande “mondo della sostenibilità” rientra a pieno titolo la lotta allo spreco alimentare: quello che si registra nelle fasi di commercializzazione, ovvero dal campo alla distribuzione, e quello che si realizza dopo gli acquisti, ovvero “il cibo che si butta”. Sono ormai 4 anni che Terre dell’Etruria porta avanti il progetto “Belli Dentro”, con l’intento di valorizzare frutta e verdura non perfetta esteticamente ma ottima nel gusto. In questo arco di tempo ci siamo impegnati a sensibilizzare sugli acquisti consapevoli, cercando di invertire la tendenza, tanto che, nei nostri negozi, potete trovare anche lo stesso reparto evidenziato con apposita cartellonistica. La domanda che ci poniamo è la seguente: è davvero il consumatore a non volere un prodotto “brutto ma buono” o piuttosto questa scelta è frutto di campagne pubblicitarie mirate alla perfezione, inducendo i consumatori a fare del giudizio estetico la leva principale per l’acquisto? Anche le grandi catene distributive cavalcano questa onda. Sui loro scaffali troviamo quasi esclusivamente frutta e verdura di “prima scelta”, relegando quella di “seconda scelta” in spazi molto residuali.

Da un’analisi dei dati interni emerge che lo scarto medio di prodotti ortofrutticoli dal campo alla prima commercializzazione è intorno al 15%. I prodotti scartati sono per lo più fuori pezzatura e macchiati. Questo comporta una perdita economica per il produttore, un danno ambientale e non per ultimo un danno ‘etico’: scartiamo e buttiamo il cibo buono. Per questo motivo, avendo a cuore l’ambiente e i nostri soci, attiveremo campagne mirate al consumo “consapevole e sostenibile”.... Continua la lettura sul periodico di Mar/Mag 2022.

Dal 2022 la linea "zero residui" aumenta il paniere: dopo il carciofo arrivano patate e asparagi

Al giorno d’oggi sentiamo sempre più spesso parlare di “prodotto a residuo zero”. Ma cosa significa realmente? Facciamo riferimento a tutti quegli articoli ortofrutticoli in cui il residuo di fitofarmaci riscontrabile è inferiore a 0,01 mg/kg. Più semplicemente, intendiamo il fatto che sulla frutta e sulla verdura che compriamo al supermercato non ci debbano essere resti di prodotti chimici. Nel settore agricolo integrato (che tende a ridurre l’utilizzo di sostanze chimiche ed è a basso impatto ambientale) è consentito l’utilizzo, seppur moderato, di una buona parte di prodotti chimici autorizzati nella coltura oggetto di coltivazione. Tuttavia, quando i prodotti sono a residuo zero, l’unico obbligo che ha l’agricoltore è quello di dover rispettare un disciplinare di produzione più rigido e meticoloso, A cura della Redazione Dal 2022 la linea "zero residui" aumenta il paniere: dopo il carciofo arrivano patate e asparagi che prevede l’eliminazione di alcune molecole anche consentite in lotta integrata, e sospendere i trattamenti con prodotti chimici alle piante, con un certo anticipo rispetto alla raccolta, in modo che i prodotti chimici non siano rintracciabili all’interno della frutta o della verdura trattata. Oltre a questo si cerca anche di promuovere la conservazione del suolo mediante il contenimento dell’erosione ed il mantenimento della fertilità, l’adozione di adeguati programmi di fertilizzazione e l’uso razionale delle risorse idriche attraverso l’adozione di tecniche irrigue ad alto indice di efficienza.. Continua la lettura sul periodico di Mar/Mag 2021.

 

La Redazione

Filippo Martinelli
Direttore Responsabile
Emanuele Creatini
Redazione
Azzurra Meucci
Redazione
Federico Creatini
Redazione
Francesca Cupelli
Direttore Editoriale

 

 

Suggerimenti

Sei un cuoco? un appassionato di agricoltura? un estimatore dei prodotti toscani? Oppure sei curioso di sapere dove si trovano le nostre aziende, cosa e come viene coltivato, sei interessato ad un settore in particolare?

Scrivici! Lasciaci una tua impressione, un tuo commento, inviaci le tue ricette, le tue foto, cosa vorresti trovare nel prossimo periodico. Ogni comunicazione verrà trattata con la masssima attenzione. Con il tuo contributo faremo crescere insieme il "periodico Cooperazione in Agricoltura".


Ho preso visione dell'informativa privacy