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News e Eventi

Un primo bilancio della recente campagna olearia. La parola di Giulio Fontana, responsabile settore olio.


Pubblicata il: 16-01-2023 - Terre dell'Etruria

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Se dovessimo stilare un bilancio della campagna olearia come Terre dell’Etruria potremmo definirlo positivo, soprattutto tenendo conto delle condizioni meteo registrate nel periodo primaverile. Già la siccità estiva non lasciava certo presagire un’annata olearia come quella degli scorsi anni. Fortunatamente il cambio climatico e le piogge di settembre hanno invertito la tendenza, ingrossando le olive e migliorando la situazione generale.
Possiamo dire di aver raggiunto un risultato soddisfacente, pur eterogeneo tra i vari areali, conseguendo una lavorazione di olive pari a quella dello scorso anno. Il frantoio che ha registrato le migliori performance è stato quello di Montiano, che ha stabilito il proprio record di olive lavorate in un giorno (quasi 900 quintali) e raggiunto anche un quantitativo finale importante. Tutti ciò deve far riflettere, visto che una spinta importante è arrivata anche grazie ai nuovi impianti innestati negli ultimi anni dai soci della Cooperativa. Un dato che ci consente di stimare un aumento certo della produzione per i prossimi anni: di conseguenza dovremo avanzare interventi mirati all’interno del frantoio per aumentare la produttività giornaliera.
Sono state buone anche le prestazioni della Melatina, nonostante la zona collinare presenti un’olivicoltura meno specializzata, caratterizzata da piccoli terreni ed appezzamenti. Abbiamo infatti superato ampliamente le olive lavorate lo scorso anno, ottenendo un ottimo risultato. Da segnalare anche la crescente fidelizzazione di soci e clienti: un aumento di nuove persone che si sono affacciate al frantoio e sono rimaste con noi, scorgendo nella Cooperativa un punto di riferimento.
Vignale ha mantenuto una lavorazione in linea con gli anni scorsi. Nella zona si sono alternati areali ricchi di olive ed altri che, invece, hanno sofferto maggiormente la situazione climatica estiva e mancato la produzione sperata. Anche qui abbiamo registrato nuovi soci e la lavorazione è stata sempre eseguita in tempi rapidi: nonostante l’importante lavorazione giornaliera, siamo riusciti a lavorare bene lungo l’intera durata della campagna.
Donoratico è stato invece il frantoio che ha risentito più di tutti delle conseguenze climatiche, registrando un calo della produttività rispetto agli scorsi anni. Alcune aziende hanno visto calare la quantità di olive anche del 20-30 % e ciò ha influito sul totale di olive portate e lavorate in frantoio. In riferimento agli ultimi tre anni, parliamo di un calo di circa il 25% nella produzione: il frantoio ha lavorato sotto la soglia di produzione giornaliera, le ore di lavoro sono state minori, c’è stata una minore quantità di olio conferito. Abbiamo cercato comunque di ottenere il massimo e di intervenire come e dove possibile.
Per concludere, possiamo dire che quest’anno è stata prestata grande attenzione al settore olivicolo. Dopo due anni di stop forzato siamo tornati ad organizzare la rassegna sull’olio, peraltro con una nuova veste molto apprezzata dai soci e dalle aziende del territorio. A mio avviso sono state giornate capaci di mettere al centro il prodotto, tra convegni e iniziative di confronto di alto livello: vorrei segnalare soprattutto l’approfondimento sull’etichettatura, il corso di avvicinamento al mondo dell’olio e la masterclass in cui abbiamo confrontato oli provenienti da diverse regioni. Tutto ciò guarda alla sensibilizzazione di produttori e consumatori, quindi a trasmettere il valore aggiunto nell’olio ed a metterlo sempre più in rilevanza.

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