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Il valore del socio e il valore del socio nella Cooperazione: nel 2022 si rinnovano le cariche sociali, un momento vitale per la nostra cooperativa


Pubblicata il: 08-01-2022 - Terre dell'Etruria

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Capita molto spesso di incappare in attacchi al movimento cooperativo che, viziati da riferimenti a scandali mediatici più o meno veritieri, rischiano di minarne la percezione sociale. Nessuno di noi, certo, nega che il sistema cooperativo debba rivedere alcune pratiche e riformare taluni processi – anche di governance – ma è comunque doveroso fare in modo che la critica non sia mai fine a se stessa, bensì legata a una componente costruttiva e programmatica.

Non crediamo sia azzardato dire che il futuro della democrazia e del bene comune nel nostro paese debbano passare anche attraverso la rigenerazione del ruolo e della funzione del mondo cooperativo e dei suoi soci.

L’identità cooperativa, ora più che mai, ha infatti estrema necessità di rafforzarsi e di trasmettere il suo reale valore al socio e al potenziale socio, in particolare ai più giovani. Scontiamo e stiamo pagando caro prezzo il deficit comunicativo che ha ormai radicato nella società pregiudizi molto difficili da sradicare se non attraverso un buon piano di comunicazione, di fidelizzazione e di costante aggiornamento alle esigenze dei consumatori e del mercato.
Sul fatto dell’essere imprese, in questa prospettiva, le cooperative dovranno perciò avere come primo e unico obiettivo quello di dare risposte serie ai soci, soprattutto sul piano economico, nel mantenimento di una forte identità etica e morale. Le cooperative non sono infatti imprese come tutte le altre, perché contano peculiarità che le rendono diverse, orizzontali e democratiche. Sono, di fatto, realtà che nascono e vivono sui principi della democrazia economica, nella quale il potere decisionale è consegnato al voto libero e eguale dei soci e dei loro delegati negli organismi elettivi, al meccanismo del ristorno, al maggior reinvestimento di utili in azienda.
Sul fronte del trattamento economico di favore, inoltre, va ricordato che per le cooperative è stato pensato un meccanismo in grado di favorire la formazione di un capitale indivisibile. Il patrimonio cooperativo, pertanto, costituisce un bene a vantaggio anche delle generazioni future, della comunità tutta e di un intero territorio: sta qui la cosiddetta “prospettiva intragenerazionale”, ovvero la concezione della Cooperativa come un patrimonio imprenditoriale ricevuto in eredità dai soci del passato e mantenuto tale per i soci del futuro.
Occorre quindi far passare la funzione reale del mondo cooperativo, tra cui quella di Terre dell’Etruria, azienda che in quest’ultimo anno ha riportato dati più che incoraggianti.

Anche nel 2021 i soci sono cresciuti di 163 unità e incoraggiati da questi numeri, occorrerà così far passare il messaggio ai nuovi soci, a quelli storici e a quelli più o meno demotivati che le cooperative costituiscono un modello socioeconomico con notevoli punti di forza dove è il socio stesso a poter e dover fare la differenza.

Il 2022 è un anno importato per la 'vita democratica' della nostra cooperativa, si rinnovano le cariche sociali e la partecipazione di tutti è ora più che mai fondamentale. 

Non dimentichiamoci che, in una società liquida, la continua ricerca di strumenti per navigare e creare comunità – specialmente in campo agricolo – hanno rivelato come la cooperazione possa essere definita una delle “navi per veleggiare nel mare aperto di fronte a noi”.
Bisogna crederci. E abbiamo tutti l’obbligo di provarci! Rendi la tua cooperativa attiva, partecipa!

a cura di Francesca Cupelli, politiche sociali
8 gennaio 2022 

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