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News e Eventi

Le nostre filiere non si fermano - lettera a collaboratori e collaboratrici della Cooperativa


Pubblicata il: 18-03-2020 - Terre dell'Etruria

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L'emergenza Covid-19 sta modificando temporaneamente i nostri stili di vita nelle relazioni sociali e nell’ambito lavorativo; sale la tensione tra la popolazione, le strade sono semi deserte e c'è molta preoccupazione.

In questa situazione, così difficile per il nostro paese, vorrei valorizzare l’impegno ed il sacrificio di tante persone che continuano a presidiare il posto di lavoro, essendo stati considerati operatori di comparti primari.

L’agricoltura, e la nostra Cooperativa, rientrano a pieno titolo tra quelle attività che devono garantire, ogni giorno, il servizio ai cittadini. Siamo considerati improvvisamente indispensabili quando fino a ieri eravamo la cenerentola della nostra economia per molti opinionisti e altrettanti politici. Oggi siamo saliti sul gradino più alto assieme agli operatori sanitari, alla protezione civile e ad una miriade di altri operatori che lavorano in silenzio per garantire la macchina organizzativa, l’igiene, gli approvvigionamenti.

Come Cooperativa ci stiamo impegnando a rispondere al meglio a quello che ci è stato chiesto, ci stiamo mettendo tutto l'impegno necessario per mandare avanti l'attività assicurando ai supermercati e alle industrie alimentari le forniture programmate, in particolare di ortofrutta, cereali ed olio. 

Come Presidente di Terre dell’Etruria mi sento responsabile in prima persona della salute dei miei colleghi di lavoro e avverto il peso delle scelte che ogni giorno devo affrontare, assieme ai miei collaboratori, nel decidere chi può stare in ferie e chi, al contrario, deve garantire la presenza in Cooperativa. Non è affatto facile far capire a tutti quanti l'importanza di venire a lavoro in questi giorni, la maggior parte rimarrebbe volentieri a casa con le proprie famiglie.

Stiamo adottando tutte le misure di prevenzione e protezione possibili per provare a garantire un ambiente di lavoro sicuro, facendo i conti, molto spesso, con la mancanza diffusa di strumenti di protezione individuale. È un impegno difficile anche perché molti dei nostri operatori vengono continuamente a contatto con i clienti che vengono ad acquistare i prodotti e con i trasportatori che consegnano e ritirano le merci.

Questo, lo ripeto, crea ansia perché spesso ci si domanda perché #iorestoacasa deve valere solo per alcuni.

Mi sento di rispondere con parole semplici a tutti quanti i lavoratori di Terre dell’Etruria: viviamo e siamo un grande Paese che sta dimostrando grande senso di responsabilità anche nel garantire le forniture delle derrate alimentari alle famiglie italiane. Per quanto ci riguarda lo stiamo facendo con dignità e operosità senza ragionare su prezzi o profitti, senza speculare sulla salute delle persone, con grande senso del dovere.

In questo contesto, per provare a stare tutti più tranquilli pur essendo profondamente agitati, rinnovo l’invito a tutti quanti i nostri soci e clienti a pensare prima di uscire di casa, a ragionare se veramente è utile farlo. Se lo fate limitatevi ad acquistare quello che realmente vi serve ed è importante per la vostra vita quotidiana. Più stiamo nel negozio più rischiamo di mettere in pericolo la salute nostra e di chi ci sta intorno in quel momento.

Io non so quanto durerà questa epidemia, ma so per certo che non mi sento affatto ottimista da pensare ad un veloce ritorno alla normalità.

Abbiamo visto questa situazione evolversi in maniera rapidissima: nessuno di noi, neppure per scherzo, avrebbe mai pensato che il mondo “potesse chiudere”. Così è stato e così, probabilmente, sarà per altre lunghe settimane.

Il percorso di rientro verso la normalità sarà meno complicato se tutti quanti riusciremo a mantenere un comportamento adeguato e rispettoso degli altri.

Grazie al contributo dei nostri lavoratori nei centri aziendali e dei nostri soci agricoltori nei campi, stiamo adempiendo nel migliore dei modi al compito che ci è stato assegnato, forse il compito più grande al quale abbiamo dovuto rispondere fino ad oggi: mantenere la filiera agroalimentare pienamente operativa e funzionante, assicurando a tutti quanti la disponibilità del cibo.

Dobbiamo continuare a farlo perché il nostro lavoro può aiutare a garantire tranquillità sociale e permettere alle istituzioni ed alle autorità sanitarie di concentrare la loro attenzione sull’emergenza in corso; perché l’impegno di tutti noi nello stare aperti, il nostro atteggiamento positivo, può contribuire rassicurare le persone lontane e vicine.

É una cosa che possiamo fare, che stiamo facendo, perché abbiamo capito che dobbiamo lavorare tutti assieme nella speranza di lasciarci alle spalle questo complicato momento della nostra vita. Quando ne parleremo, quando racconteremo questa esperienza a chi non l’ha vissuta, sicuramente potremmo anche dire di avere imparato qualcosa in queste settimane di sacrificio e potremmo affermare di essere usciti più forti da questo incubo.

Concludo, perché è per loro che ho deciso di scrivere queste righe, forse troppe, ringraziando dal profondo dell’anima tutti i lavoratori di Terre dell’Etruria, uomini, donne, ragazze e ragazzi, colleghe e colleghi vicini alla pensione, il personale amministrativo che in questi giorni difficili porta avanti il lavoro quotidiano, madri e padri preoccupati per i loro figli che ancora non hanno conosciuto la vita e già devono affrontare queste difficoltà.

Ringrazio tutti voi che state facendo una cosa grande, impensabile, indispensabile, una cosa più grande di noi.

Di questo tutti quanti dobbiamo esservene grati. Io per primo, ma anche tutte le famiglie e gli agricoltori che ogni giorno, nonostante tutto, trovano in voi un segnale di vita, di speranza, che grazie a voi possono trovare, ogni giorno, sui banchi del negozio della Cooperativa, come nei supermercati, il bene più prezioso per andare avanti: il cibo.

Grazie ancora e buon lavoro.

Il Presidente di Terre dell’Etruria
Massimo Carlotti

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