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Cosa fare contro le infestanti del frumento?


Pubblicata il: 21-01-2022 - Terre dell'Etruria

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L’arrivo del clima più mite di fine inverno segna l’inizio della campagna dei diserbi sul frumento.
Le erbe infestanti, finora limitate a plantule o ancora non germinate, iniziano a svilupparsi rapidamente e a diffondersi tra le file dei cereali.

I danni che le malerbe provocano sulla coltura sono dovuti alla competizione per i fattori produttivi come l’acqua, gli elementi nutritivi, lo spazio e la luce. A titolo di esempio, la senape selvatica (Sinapis arvensis), ubiquitaria nelle coltivazioni cerealicole del centro Italia, è capace di assorbire dal terreno e traspirare acqua quattro volte più del grano, inducendo stress da siccità sulla coltura. La competizione non è l’unica problematica generata dalle erbe infestanti: l’inquinamento e l’aumento di umidità della granella, la produzione di sostanze allelopatiche e l’introduzione di patogeni e micotossine completano l’elenco degli effetti negativi sulle produzioni.

Le superfici diserbate in post-emergenza sono preponderanti rispetto a quelle diserbate preventivamente, preferite in quanto l’intervento è mirato e giustificato dalla presenza delle infestanti. Tuttavia gli erbicidi di pre-emergenza, detti anche antigerminello, sembrano esplicare una migliore efficacia in casi di resistenza agli erbicidi di post-emergenza, soprattutto per alcune graminacee estremamente problematiche come il Loietto (Lolium multiflorum).

Per individuare la soluzione erbicida più efficace per la specifica situazione aziendale è fondamentale tenere presenti alcuni criteri di scelta. La composizione della flora infestante consente di orientare la scelta su erbicidi specifici, esclusivamente graminicidi (foglia stretta) o dicotiledonicidi (foglia larga) oppure su erbicidi ad ampio spettro, noti anche con il nome di erbicidi one-pass, miscele in grado di controllare in un unico passaggio le principali specie di entrambi i gruppi di infestanti.

Altro criterio fondamentale è l’entità dell’infestazione per stabilire il posizionamento degli interventi, che possono essere eseguiti a partire dalla fine dell’inverno, non appena si verificano le condizioni di transitabilità in campo. Il trattamento deve essere eseguito nelle prime fasi di sviluppo delle infestanti, quando risultano più sensibili all’azione erbicida e meno coperte dalla coltura (effetto ombrello).  E’ possibile posticipare il trattamento nel periodo primaverile in caso di ridotta presenza di infestanti annuali o di conclamate infestazioni di specie perennanti come i temuti Stoppione (Cirrsium arvense) e Cardo mariano (Silybum marianum), per i quali gli erbicidi di natura fitormonale dimostrano una efficacia maggiore, così come per le dicotiledoni annuali in stadi di sviluppo avanzati.

Per evitare brutte sorprese sono da evitare gli erbicidi ormonici e i graminicidi  in previsione di ritorni di freddo. Le basse temperature provocano una riduzione di efficacia nei primi e un’inibizione dell’antidoto nei secondi, da cui ne consegue una riduzione della selettività.
Essendo una graminacea la coltura è soggetta, seppur parzialmente, all’attività graminicida del trattamento. In presenza di coltura stressata è preferibile posticipare il trattamento erbicida focalizzandosi preventivamente sulla risoluzione della situazione di stress, ad esempio eseguendo una concimazione per rinvigorire le piante.

Buona norma è abbinare sempre l’erbicida con un bagnante o un coadiuvante compatibile, a meno che non sia già additivato nella miscela o che sia riportato diversamente in etichetta. Questi prodotti migliorano notevolmente la copertura dell’erbicida sulla superficie fogliare garantendo trattamenti più efficaci.

Affinché gli erbicidi utilizzati restino valide soluzioni nel tempo è importante mettere in atto una strategia anti-resistenza. Il concetto è quello di non basare i trattamenti sull’uso protratto delle stesse molecole erbicide ma di differenziare il più possibile i meccanismi d’azione allo scopo di ridurre la pressione di selezione di popolazioni resistenti.

La struttura tecnica consiglia: 

  • ERBICIDI DI PRE-EMERGENZA: ZODIAC DFF- DICURAN PLUS
  • ERBICIDA SPECIFICO FOGLIA STRETTA: AXIAL PRONTO 60
  • ERBICIDI SPECIFICI FOGLIA LARGA: GRANSTAR TRIO- ZYPAR
  • ERBICIDI ORMONICI FOGLIA LARGA: ARIANE II - VALGRAN
  • ERBICIDI ONE-PASS: HUSSAR MAXX PRO - Linea ATLANTIS
  • COADIUVANTI e BAGNANTI: BIOPOWER (coadiuvante specifico Atlantis e Hussar maxx pro) - TREND 90 (bagnante per prodotti contenenti solfoniluree)

a cura del Dott.Agr. Piero Bacci, Tecnico Zona Casino di Terra (PI) e Rosignano (LI).

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